Ernesto Abbate

Ernesto Abbate
Ernesto Abbate

Ernesto Paolo Abbate, nasce a Noicattaro (BA) il 6 settembre 1881, insieme al fratello Gennaro, è stato uno dei primi compositori italiani a scrivere musica originale per banda. Sullo stile della musica descrittiva, scrisse prettamente per l’organico bandistico diversi poemi sinfonici,mise pienamente in atto la riforma organica strumentale di Alessandro Vessella che lo portò a scrivere un repertorio adatto al meglio utilizzare l’insieme timbrico di un organico di 70 elementi, facendo diventare quel complesso l’emblema dell’avanguardia musicale italiana.

 Scrisse altre musiche descrittive in tempo di marcia,dei veri e propri capolavori che nessun altro, oltre al fratello Gennaro, ha saputo eguagliare o sviluppare negli anni avvenire. Uno stile unico. Inventò così la marcia “Sinfonica”, che potrebbe sembrare incompatibile all’impiego che la banda ne avrebbe fatto, visto che nel marciare, prima di allora, venivano usati i soli caratteri militari, trionfali o funebri. Come se non bastasse, ne scrisse altre di carattere brillante e caratteristico con l’impiego di disegni melodici e ritmici mai ripetitivi e sempre originali.

Basti citare A Tubo, I Gladiatori , Bella Madonna, Ninì la capricciosaper confermare l’originalità e la grandezza di queste primordiali composizioni per banda.

La banda musicale dei Fratelli Abbate nacque il 22 febbraio 1876, in seguito alla deliberazione del consiglio comunale riunitosi in seduta straordinaria. Inizialmente ha visto susseguirsi alla direzione dell'orchestra alcuni artisti di rilievo nazionale e internazionale come Alessio Polito e Attilio Baviera. Ma furono i fratelli Abbate che da direttori inaugurarono e vissero il periodo aureo dell'orchestra, dal primo dopoguerra fino al 1954.

Ernesto Abbate prese la direzione della banda comunale nel dopoguerra per l'impossibilità del suo predecessore a continuare l'opera, tra gli apprezzamenti che la banda riceveva dal mondo dello spettacolo e della musica si ricorda il celebre Pietro Mascagni che giunse a Squinzano sempre nel 1928 per assistere in Piazza Plebiscito all'esecuzione del famoso "Amico Fritz".

Ernesto morì prematuramente nell'aprile 1934 e come ultimo regalo alla Banda e alla città affidò la bacchetta di direttore d'orchestra al fratello Gennaro.
Gennaro Abbate era l'ultimo dei grandi musicisti pugliesi, ammirato da tanti, invidiato da molti, tra cui lo stesso Pietro Mascagni.

 L'orchestra continuò ad inanellare successi e trionfi che fecero grande il nome di Squinzano in Italia e nel mondo della musica, fino alla morte di Gennaro, avvenuta nel 1954.